Le tradizioni natalizie sull’isola di Ponza

Il Natale è una festa sentita anche sulle isole pontine come Ponza e Ventotene, dove si cerca di mantenere ancora vive le antiche tradizioni delle Feste che si passavano tutti assieme in famiglia nel focolare domestico di fronte a lunghe tavole imbandite di ogni sorta di leccornia dolce e salata.

Scopriamo in questo articolo:

 

Le tradizioni del Natale ponzano

Alcune delle tradizioni di cui vi racconteremo in questo articolo sono legate ai ricordi d’infanzia degli isolani che da sempre abitano queste le isole pontine ma che alcune oggi purtroppo sono andate perdute. Come il tradizionale suono degli zampognari che nei giorni che precedono il Natale erano soliti passeggiar per le vie del paese suonando lo strumento tipico a cui devono il loro nome “la zampogna”.

 

La zampogna e gli zampognari

Si tratta di uno strumento musicale che fa parte della tradizione pastorizia del centro e del sud Italia (in particolare nelle Regioni del Lazio, Molise, Campania e Abruzzo), risalente alla fine del XVIII secolo, realizzato con una sacca d’aria realizzata con la pelle di pecora o capra e a cui sono inserite 4 o 5 canne da cui soffiare per far uscire il suono da accompagnare a dei canti, questo spiega il perché di solito gli zampognari si presentavano sempre in coppia, uno suonava e l’altro cantava. La zampogna ricorda quella che è la cornamusa scozzese e anche quella irlandese ma tra di loro questi strumenti presentano delle differenze.
Quando si ascoltava il loro suono, accorrevano tutti sui balconi e alle finestre per lanciare loro qualche moneta, il loro arrivo ricordava a tutti che il giorno di Natale si stava avvicinando.

 

I canti popolari

L’alba dell’8 dicembre (Giorno dedicato alla Vergine Immacolata) l’isola si risveglia con i le grida dei canti popolari intonati alla Madonna dagli uomini ponzesi, delle vere e proprie serenate a cui segue la celebrazione della messa nella Chiesa della Trinità. Lo stesso avviene in date diverse negli altri vicini comuni del Golfo di Gaeta.

 

I presepi di Ponza

Quello del presepe è un vero e proprio rito nato da San Francesco d’Assisi (padre del presepe) che ne realizzò per la prima volta in assoluto uno vivente nella città di Greccio nel lontano 1223. Tale evento è stato immortalato dal pittore Giotto nel suo affresco custodito all’interno della Basilica Superiore ad Assisi (città di origine del Santo). In seguito sarà Arnolfo Cambio nel 1280 a realizzare il primo modellino del presepe con tanto di statuine ancora oggi custodito all’interno di Santa Maria Maggiore nella città di Roma.

Come nel resto d’Italia anche a Ponza quella del presepe è una tradizione molto sentita ancora oggi da grandi e piccini, non potrebbe essere diversamente date le loro origini napoletane di gran parte degli abitanti dell’isola (in particolare della colonia sull’isola proveniente da Torre del Greco che si stanziò in località Le Forna) che si divertono assieme a creare la base con il muschio (in dialetto ponzano “pastòcchje”) e le frasche selvatiche, posizionare le casette, la capanna e le statuine, ricreando l’atmosfera e la magia della natività. La statuina del bambinello viene coperta come da tradizione fino alla notte del 25 Dicembre e solo successivamente all’interno dei presepi si affacciano anche le statuine dei Re Magi giunti da lontano per offrire i loro doni al nuovo nato.

Per chi visita l’isola in questo periodo può recarsi in località Le Forna per visitare il tradizionale presepe allestito ogni anno nella chiesa della Maria Assunta in Cielo. Nella vicina isola di Ventotene viene invece ricreato il momento della natività di Betlemme con il presepe vivente all’interno del Grottone attraverso cui si accede alla spiaggetta di Calanave.
Visita le isole pontine a bordo prenotando ora uno dei traghetti per Ponza.

 

I dolci natalizi da assaporare sull’isola

Quando si parla di tradizioni ponzesi non possono di certo mancare i piatti tipici della cucina natalizia. In particolare i dolci fatti con ingredienti semplici e genuini dal sapore autentico che sa di casa e di famiglia. Ecco allora spuntare le zeppole calde e croccanti appena fatte con l’aggiunta di miele versato sopra o del semplice zucchero. Ancora gli struffoli anch’essi ricoperti con il miele e praline colorate, le tipiche ciambelline di mandorle scorze di arancia e un misto di spezie pestate, conosciute come i roccoccò che vanno accompagnate con il vino in cui inzupparle.

 

Photo Credits:
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
Foto di Johann Wilhelm Schirmer da Wikimedia
Foto di Nicolaitri da Wikimedia

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