Il Museo storico archeologico di Ventotene si trova sotto il palazzo del Comune in Piazza Castello e conserva un patrimonio storico relativo alle navigazioni dei tempi antichi. Il Museo nasce da una mostra realizzata nel 1983 dall’Istituto di Storia e di Arte nel Lazio Meridionale, sull’arcipelago pontino. Nel museo è possibile trovare anche testimonianze di ciò che veniva trasportato dalle navi, grazie al ritrovamento in mare di anfore di ogni dimensione.
Cosa Sapere:
Il Museo storico archeologico di Ventotene è all’interno del castello borbonico, attuale sede del Municipio. Esso si sviluppa su un ingresso e sei stanze nelle quali sono conservati i reperti provenienti dai complessi archeologici dell’isola e dai fondali marini di Ventotene e Santo Stefano.
Il percorso archeologico, aperto anche alle scolaresche e alle visite guidate, prevede anche l’utilizzo di pannelli espositivi per illustrare le principali vicende storiche che hanno interessato l’area nel corso dei secoli. Nella saletta d’ingresso del Museo storico archeologico di Ventotene, è esposto un grande plastico dell’isola in età augustea.
Nelle prime tre sale si trovano i reperti di provenienza subacquea; in particolare nella prima sala sono collocate numerose anfore di diverso periodo e tipologia, mentre nella seconda sono custoditi i reperti provenienti dai relitti di Cala Rossano e Le Grottelle.
La quarta e la quinta sala del museo sono interamente dedicate alla descrizione di Villa Giulia, una residenza estiva imperiale destinata all’esilio di donne dell’aristocrazia che si trova sul promontorio di Punta Eolo.
L’ultima sala espositiva raccoglie i plastici ricostruttivi delle cisterne romane, necessarie per l’approvvigionamento idrico, e per gli impianti termali di Villa Giulia. Inoltre è possibile trovare il rilievo in marmo dello stemma borbonico e un sarcofago del II secolo d.C.
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Foto di Sailko da Wikimedia
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